Compositore e organista italiano. Dopo aver intrapreso studi letterari a Uzzano
(Pistoia) e a Ferrara, si trasferì a Roma nel 1650, dove fu allievo dei
musicisti L. Vittori e A. Cesti. Fu organista di Santa Maria Aracoeli (1644), di
Santa Maria Maggiore (1665-67), dell'Oratorio del Santissimo Crocifisso
(1664-87) e di San Luigi dei Francesi (1673-75). Raggiunta una vasta
notorietà, seguì a Vienna papa Alessandro III, suo grande
ammiratore, e suonò il clavicembalo a Parigi, alla corte di Luigi XIV.
Entrato al servizio del principe Gian Battista Borghese, alla sua morte
accettò l'invito di Cristina di Svezia, presso la quale fu attivo come
maestro dei concerti. Dal 1679, già al centro dell'attenzione
internazionale, intensificò l'attività, teatrale, collaborando con
A. Corelli al Teatro Capranica, nella cui orchestra si esibì come
clavicembalista. Dopo il suo ingresso nell'Arcadia, organizzò accademie
musicali nella villa di Ferdinando de' Medici a Pratolino. Assai fecondo come
compositore, famoso come virtuoso, si distinse anche nell'attività
didattica. Con
P., la scrittura cembalistica si differenziò da
quella organistica: al compositore toscano, autore fra l'altro della celebre
Toccata con lo scherzo del Cucco, si devono schemi di toccata e di sonata
che precorsero quelli di J.S. Bach. La sua vasta produzione comprende quindici
opere teatrali, tra le quali
L'Alcasta ovvero l'amor per vendetta,
dedicata, nel 1673, alla regina Cristina di Svezia,
La Donna è ancor
fedele (1676), 10 oratori e alcune cantate. Tra le sue composizioni vanno
ricordati soprattutto i pezzi per clavicembalo e in particolare le 35 toccate o
"tastate", le 35 sonate, le 25 arie. In manoscritto conserviamo i
Saggi di
contrappunto (1695), mentre è andata perduta la sua altra opera
teorica,
Regole per ben suonare il clavicembalo o organo (Massa di
Valdinievole, Lucca 1637 - Roma 1710).